sabato 11 febbraio 2017

Al Poeta di Torino non garba il Freisa vino

 ma noi al poeta non crediamo ed il perfido uvame ci beviamo




Freisa d'Asti -2015 - Cascina Macaron
Consiglio di leggere questo breve opuscolo da cui ho tratto qualche strofa  - La frase che trovo ancora rappresentativa è 

 il Piemontese nuota nel vino


Tratta da"DANNI CHE RECA IL VINO DI FREISA" poesia Torino 1795(wikisource)

Quasi tutte a son piantà
     D’ col Uva scelerà
     Cha fa dventè malavi
     Tant ’l gof, com ’l savi.
Freisa as ciama col Uvai
     Cha ne causa maggior guai
     Piena d’acid tartaros
     Bin cattiv, e bin fevros.

.....

Ch’ col acid tartaros
     Trist, cattiv, e acrimonios
     Dla Freisa rusia i dent,
     Con dolor, e gran torment:
Cha fa veni la scarlatina;
     E petecchie sulla schina,
     Sulla pansa, e tut ’l corp,
     Com la pules quand a mord.
......

Ma tornand a col Uvai
     Malandrin, e causa mai
     Ca proven da cola vis,
      Ch’ da noi la Freisa a s’ dis.
I sai nen com a sia andà,
     Ch’ an Piemont a sia antrà
     Una vis così maligna,
    Cha fa veni pr fin la tigna,


 "Dobbiamo dunque ben cautelarsi dall’usare vino di Freisa per ordinaria bevanda, attesi li pregiudizj, che arreca alla salute umana; e siccome in quasi tutti i vini v’entra di quel perfido uvame, che Freisa appellasi, perciò, a fine di sottrarsi dalle dannose sue conseguenze, non bisogna accontentarsi di poco adacquare il vino, ma bisogna, che l’acqua superi la quantità del vino"



Bella anche questa frase:


  Nel volere offerire un Piemontese sedendo a mensa nella Città di Lione ad una Signora Francese del vino, ebbe da essa in ringraziamento dell’offerta queste parole. Nous bevons pas du vin, comme font les femmes a Turin.

Nel 1795 una spanna avanti ai nostri cugini francesi anche se rivoluzionari.


Memoria intorno al lusso delle viti - del Signor Teologo Cauda da pag 240 citato nel poema 

Memorie Reale Società Agraria 1788 - Googlebooks


Ebbene, tutto questo per dire che oggi mi sono bevuto una bella Freisa di Asti, onesta e proletaria, pagata 3,50 Euro, direttamente dal produttore che ha uno spaccio in Nizza Monferrato(AT) accompagnandola ad un pezzo di salciccia appena scottata della stessa Cascina Macaron

profumi vinosi, un bel tannino ruspante ed una vivacità controllata. 

Un  vino non certo moderno,  ma finito in un attimo e per ora non mi è venuta "la tigna"






Freisa d'Asti - Sergio Aschiero

Verso fine '800 le cose cambiano : Nel libro " L'Enologia Piemontese" (1904) ecco le parole di Arnaldo Strucchi


La viticoltura piemontese possiede nel Freisa
un vitigno prezioso per robustezza di ceppo, per la resistenza
alle crittogame e per abbondanza e bontà di
prodotto. Ha la sua sede principale sui colli di Chieri,
Moncalieri, Torino; ma si trova però coltivato estesamente,
senza esservi prevalente, in quasi tutti i
Comuni del Piemonte, in ispecial modo nei Circondari
di Alba, Asti e Casale Monferrato, dove, appunto
per la sua resistenza alla peronospera, ha sostituiti i
così detti Uvaggi (uve rosse diverse)

ed anche


E vino ricco di tannino, aspro, astringente, di bel
colore rosso vivo, di facile serbevolezza, ma di lenta
maturanza. A diminuirne l'asprezza soccorre in pratica
il diraspamento intero o parziale, a seconda dei
casi, nella vinificazione.


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