mercoledì 27 gennaio 2016

IPB - indice patafisico di bevibiltà

IPB - Indice Patafisico di Bevibilità



Si sentiva un gran bisogno nel mondo del vino di un nuovo e semplice metodo di giudizio non scientifico e non universale, ma certamente patafisico

ecco fatto: un nuovo indice confezionato  e pronto per l'uso

Tutto nasce dal comportamento a tavola, dal fine che fa la bottiglia prescelta.

Il Vino si beve, e sono già in disaccordo con chi dice che il vino si degusta, e ci si disseta con l'acqua.
La degustazione è connessa all'atto del bere, non sopportiamo gli sputatori seriali che pullulano nelle varie manifestazioni, dovrebbero essere trattati come i fumatori:

fuori ed al freddo.

Che fine fa il vino - un metodo di Classificazione

1) Fast and Furious - La bottiglià è già finita, sotto ad un'altra.

Vini semplici ma non solo, finiscono in un attimo, certamente non un Sagrantino od un Barolo  a cui occorrono necessariamente tempi tecnici ed approccio meditabondo



Gavi San Pietro - Fast and Furious

2)Fast - un po' meno furious per consistenza e struttura ma van giù come l'olio e finiscono sempre

Esempio - Le Barbere, finiscono sempre
Barbera Nobbio - è già vuota
Barbere della Gironda - La Lippa è Fast and Furious


3) A dusman - bisogna prendersi il tempo che ci vuole, ma la bottiglia finisce sempre, magari solo una , ma è una questione di prezzo.

Porto Dow's vintage 1998

Lessona - Omaggio a Quintino Sella



4) Tre dita in fondo - non si sa perchè o forse si ,  ma ne avanzano sempre tre dita in fondo


Tre dita in fondo, eppure è un bel vino, ma lontano dalle corde dei Tavolanti


5) Tre dita in cima - Si annusa , profumatissimo, si assaggia e si dimentica sul tavolo


Ribolla di Radikon



6) CP - per rispetto, non le prime lettere del commento di Fantozzi, ma il titolo del film "Corazzata Potëmkin" - vino da mettere sulla carrozzina e buttare giù dalla scalinata.


Generalmente portati da amici , il vino del mio vicino contadino, fa tutto lui, buonissimo!

Alcuni dei vini che una volta facevo in cantina.. Peccati di gioventù.

Bollicine non convenzionali - Onav Asti

PierStefano Berta ci racconta il mondo degli spumanti metodo Classico.


Relatori della serata in via Bosticco

iniziamo con un test riguardo alla scelta di due ipotetiche etichette

Test etichetta vino Spumante

Quindi narrazione interessante sul metodo classico ed in particolare su nascita e morte delle bollicine con tante curiosità, come il polimetilsilossano, sostanza che "uccide" le bollicine e si trova nel rossetto.

aggiungo un link interessante sulla vita delle bollicine
....e non mancano gli assaggi


1)Masseria Campito - Asprino di Aversa  spumante metodo classico

L'Asprino declinato Spumante

Asprino di Aversa - retro

Metodo classico  interessante ma spigoloso, colore paglierino,  perlage  non troppo  persistente,  al naso  si percepiscono principalmente le note agrumate di limone  e la nota minerale di pietra focaia
in bocca la caratteristica principale è la nota aspra (nomen omen) - citrino

2) DeMarie - For You - Roero Arneis metodo classico

Roero Arneis DOCG - Metodo Classico


DeMarie - retro etichetta

Colore paglierino scarico, naso semplice e fruttato.
in bocca manca, è inafferrabile, poca acidità
L'Arneis si conferma non adatto al Metodo Classico.

3)  Taramot - Metodo Classico - Piatti Antonella

Taramot - Metodo Classico - Piatti Antonella

A base di Erbaluce


Certificato Biologico

Grande bevibilità data dalla buona sapidità - complessità relativa 

4) Gavi di Gavi - Il Poggio Metodo Classico Extradry

Gavi di Gavi - Docg - Metodo Classico - Francesca Poggio
toh!  un Extradry
Presentato come un Pas Dosè, ma si sente lo zucchero e l'etichetta non mente ,
 48 mesi sui lieviti
buon naso sentori di pasticceria, frutta e frutti canditi, sento anche il tipico profumo di pampino stropicciato che il Prof Marco Rissone ci insegnava come tipico nel Gavi ed il tipico finale ammandorlato. Bel Vino


5) Pinot nero Berta e Mainardi  2008 (etichette del test)
 86 mesi sui lieviti 100% Pinot nero dell'Oltrepo' pavese
Etichetta 1
Etichetta 2


otto anni sui lieviti si sentono, sale il livello della complessità, oltre ai lieviti netti profumi di frutta secca, fichi esaltati in via retro olfattiva - piacevole in bocca, il tempo non passa invano.

6) Dezzani 531 - Martinotti lungo base Nebbiolo



531 - Rosè


531 - retro

Rosé - Bollicine diversamente colorate - note di cipria, non molto tipico

mercoledì 20 gennaio 2016

Aspettando Vinnatur - Genova 2016

Post propedeutico a Vinnatur - Genova 7-8 Febbraio 2016

Sala delle grida, Borsa di Genova - Piazza De Ferrari


Rimasto favorevolmente impressionato dalla scorsa edizione sia per la location che per i vini ci riproviamo l'8 febbraio con un po' di preparazione.

Mi sono letto la lista dei produttori e non potendo assaggiare tutto ho fatto le mie scelta.

Rugrà di Tassarolo 

- un Gavi che mi manca ed un Nibio' che dovrebbe essere interessante. Vino riscoperto anche se c'è sempre stato , quando avevo la vigna ne avevo alcune viti di nibiò ovvero un dolcetto dalla" picula rusa" , probabilmente una virosi del dolcetto normale.

poi andiamo nella Loira con tre produttori che raccontano la Loira verso il mare con tre vitigni
diversi.



Domain de la Pepiere

partendo dal mare ecco il Melon de Bourgogne usato per il Muscadet de Sevre et Maine   naturalmete sur lie

Francois Pinon
segue la zona diVouvray con il Chenin Blanc Aoc e vitigno interessantissimi con bianchi con ampio range da splendidi sec a travolgenti molleaux in grado di competere con i migliori Sauternes.

Bernard Baudry

Infine la zona di Chinon con l'omonima Aoc e vini che esprimono il meglio nel Cabernet Franc
molto curioso perchè i vini naturali di solito esprimono al meglio il varietale e chenin e cabernet mi intrigano per davvero.

Collecapretta

Umbria  - interesse per il Trebbiano Spoletino  ed il Barbera, pare piantato da un parente dopo aver fatto il militare in Piemonte.

Zampaglione 

con il Fiano macerato più alto del mondo

Il Cancelliere

aglianico

Dos Tierras soc. agricola


il Tempranillo in terra siciliana

Furlani

Sur Lie Alpino e metodo interrotto.
il nostro Maestro per l'Ancestralmente Vostro 
di prossima profuzione


Terzo Tempo - Tanti Vini

Prima riunione del nuovo anno al Terzo Tempo di Nizza Monferrato per assaggiare alcuni vinelli accompagnandoli all'ottima cucina dell'Osteria

Prima di iniziare, una piccola considerazione: in un tavolo sono sedute quattro persone tra cui un noto produttore della zona, premesso che ognuno può fare ciò che vuole, ma fa tristezza vedere che al tavolo in quattro bevono solo una bottiglia del loro vino.

Eppure sono ancora tanti i produttori con orizzonti ristretti, che non vedono oltre il loro cortile e poi si lamentano. Largo ai giovani.

Serata leggera ma 5 bottigliette in 7 le assaggiamo.

1) Moscato Leonhard - Mongioia

Leonhard - moscato secco
Volevamo assaggiare il Meramente, moscato metodo classico  secco, ma non era al fresco, incuriositi deviamo sul Leonhard - 
Parola chiave: Delusione - acetica troppo alta, magari lo vogliono così, ma al tavolo non piace.

2) Barbera Nobbio - Ferraris

Barbera d'Asti - Nobbio 2013 - Roberto Ferraris
Finisce in un attimo.
Parola chiave: Sicurezza - un vino che piace sempre a tutti

3) Pinot Nero Apertura  2012 - Colombo Cascina Pastori

Pinot Nero - Apertura - Colombo
Pinot nero - Apertura - retro
Ottima bevibilità, profumi e finezza con consulenza di un big: Cotarella
Parola chiave: Sorpresa


4) Barbera d'Asti Superiore - 2012 Alfiera - Marchesi Alfieri

Barbera d'Asti Superiore - Alfiera

Forza, potenza, profumi, ma ... è troppo. da abbinare a selvaggina pelo compreso - non finisce
Parola chiave: Troppo

5) Moscato d'Asti 2015 La Caliera - Borgo Maragliano

Moscato d'Asti - La Caliera

Moscato d'Asti - La Caliera - retro

Moscato ancora bambino, profumatissimo un mazzo di fiori in tavola, vasetto di salvia e tanta freschezza - Moscato tipico della zona in altura di Loazzolo.
Parola chiave: Meraviglia

La focaccia di Marinetta a Voltri

Alla ricerca delle cose più buone del mondo, arriviamo a Voltri in mattinata per assaggiare la tipica focaccia di Voltri.

Il mare di Voltri - Al Capolinea dell' uno


Primo buco nell'acqua : La Pasticceria Priano è chiusa per ferie.

La Marinetta no!


Marinetta dal 1946

Ecco la mercanzia

La focaccia più buona del mondo
Commerciante di focaccia in trasferta

Controllo della merce

Sulla carta c'è anche una poesia

Poesia alla focaccia di Marinetta

Saliamo a Villa Duchessa di Galliera , posto ideale per il consumo di focaccia.

Focaccia buonissima, unta il giusto, morbidissima: un vero piacere!




mercoledì 6 gennaio 2016

Il Grignolino o Barbesino è il miglior vino?

Grignolino bel vino rotondo o.. rotundone

Bricco Mondalino nella nebbia

Giorgio Gallesio  riferendosi al grignolino:

 - Riscontrò che era un vino scelto, di prezzo elevato: "E' in effetti il vino da tavola di tutte le persone agiate".

da un articolo di Giusi Mainardi

 DE MARIA, LEARDI, Ampelografia della provincia di Alessandria

 DE MARIA, LEARDI, Ampelografia della provincia di Alessandria





Produzione Grignolino

2013 - 107 ha Grignolino Monferrato Casalese
2013 - 251 ha Grignolino d'Asti
2013 - 174 ha Piemonte Grignolino

Come si vede è una produzione marginale, in leggero calo anche la superficie vitata, sul grignolino la flavescenza colpisce duro.  Mauro Gaudio di Bricco Mondalino, pur essendo un produttore di punta  conferma la tendenza che segue anche le esigenze del mercato, in particolare di quello estero che non ama il Grignolino.

Regali di Natale


La richiesta del mercato locale è sempre alta, ad esempio  trovare  in cantina da Luigi Spertino, noto "grignolau" una bottiglia di grignolino sotto le feste, è come trovare una trifola di tre etti.


Grignolini già provati nel 2014

Noi beviamo con piacere il Grignolino, cerchiamo di farlo conoscere agli amici, perchè è un ottimo compagno del pasto, profumato e speziato(pepe)

... e poi c'è il Rotundone, sembrerebbe un'altra storia ma....

Se ami il Grignolino non puoi non amare la Vespolina, o Ughetta come è chiamata nell'Oltrepò Pavese ed il Gruner Veltliner

Gruner Veltliner - Praepositus


sotto sotto c'è sempre il Rotundone