Barbera della festa come si faceva una una volta, rifermentazione in bottiglia, e piccola aggiunta di freisa al momento dell'imbottigliamento.
Finalmente veri profumi vinosi che riportano al passato, ben raccontato dal nostro Giosuè
SAN MARTINO
La nebbia a gl’irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de’ tini
Va l’aspro odor de i vini
L’anime a rallegrar.
Gira su’ ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:
Sta il cacciator fischiando
Su l’uscio a rimirar
Tra le rossastre nubi
Stormi d’uccelli neri,
Com’esuli pensieri,
Nel vespero migrar.
Oggi per le vie del borgo non c'è nessuno, i tini si sono allontanati dal paese, ma per fortuna ho il ricordo!
La barbera , questa barbera, aiuta.
Un viale della Rimembranza dei tempi passati.
Altra barbera
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Barbera del Professore |
"Generosa Barbera.
Bevendola ci pare
d'esser soli in mare
sfidanti una bufera"
Barbera certificata
"Femmina" da un Nobel
e pure da Giovanni Pascoli con l'ode " A Ciapin"
A CIAPIN
Quella vendemmia ch’hai deposta, senza
libarne, pura, nel cellier di sotto,
tre anni fa, per l’ora che in licenza
venga Pinotto;
quella vendemmia che sgorgò dal cerro
del masso, credo; ch’odïò la fonte;
ch’altra non ebbe tanto del tuo ferro,
ferreo Piemonte;
quella vendemmia che ribollì scossa
tutta da un cupo palpito alla prima
luna di marzo, come l’onda rossa
d’Abba Garima;
e ch’ora tiene nel suo forte vetro,
come in un muto e forte cuor, costretta
l’ira d’allora e il lungo pensier tetro
della vendetta:
Ciapin fedele, frema negli oscuri
vetri segnati dalla cauta cera,
quella vendemmia! resti ancor, maturi
quella barbèra!
Non beva il vino dell’eroe chi chiede
al vin l’oblio del cuore e delle gambe
tremule! Ei vive: là vagar si vede,
solo, tra l’ambe.
Serbalo il vino dell’eroe che tace
ma vive. Ignote costellazïoni
lui fissano e, con occhi tra le acace
tondi, i leoni.
Serbalo il vino dell’eroe che vuole
quello che vuole, e là resta al comando
suo, donde, certo e allegro come il sole,
tornerà, quando...
Serba per quando, ciò che ha fermo in cuore,
coi nostri pezzi che al ghebì selvaggio
son come cani, e con il nostro onore
ch’è come paggio...
Serba la tua purpurea barbèra
per quando, un giorno che non è lontano,
tutto ravvolto nella sua bandiera
torni Galliano.
Testo copiato
da
https://it.wikisource.org/wiki/Odi_e_inni/Odi/A_Ciapin
licenza
https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.it
Altre Femmine
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Batteria di Franco Roero |
Non sono attrezzato per una
esegesi del testo di Giovanni Pascoli , per cui mi limito ad alcune note sull'inizio
Ciapin
quindi
Purpurea barbera - femmina certificata
e sulla fine dell'ode
Galliano
Giuseppe Galliano é l'eroe di Macallè, morto eroicamente nella battaglia di Adua.
Macallè è anche un Cinema Teatro di Castelceriolo AL, vicino casa, luogo imperdibile per chi ama il cinema ed il blues. Posto di altri tempi, un pezzo di Louisiana nella nebbia, senza uragani e con il Tanaro al posto del Mississipi
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Cinema Teatro Macallè |
Giuseppe Galliano l'ho incontrato due volte la scorsa estate, il burbero alpino (bronzo su granito) a guardia della scuola, non lo conoscevo ancora, cercavo il meno glorioso "
sentiero di Vico" che inizia a pochi passi dal monumento. Sicuramente l'adolescente Vico Odello c'era, quando tutto ravvolto nella sua bandiera, tornò Galliano
... e
terminiamo con un bel liquore
Galliano
La popolarità in Italia di Giuseppe Galliano era alta,
l'eroe di Macallè
a Livorno la
Distilleria Vaccari gli dedicò un liquore diventato famosissimo
..
.Consequenziale